Redzone Vol.4
Inverno 2001
di: Non pervenuto
Fonte: RedZone
Tradotta da: Monia
Redatta da: Marcy
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Michael è il miglior amico di Brian, assistente alle vendite al supermercato Big Q, all’ interno del quale tiene nascosta la sua omosessualità. Personaggio romantico e coccolone senza speranza, è consumato, in primo luogo, dall’ attrazione per il suo migliore amico (in secondo luogo dai fumetti).
Justin è un ragazzo dell’ ultimo anno delle superiori, da poco uscito allo scoperto e sul punto di entrare in un mondo nuovo e sconosciuto, che è contemporaneamente eccitante e implacabile.
Le vite di questi individui, quelle degli amici e della famiglia con cui interagiscono sono il cuore e l’ anima di QAF. I protagonisti sono in una fascia di età che va dai 25 ai 35 anni, ma sono ancora dei ragazzi, con una vita sociale incentrata intorno a Liberty Avenue, la principale via gay di Pittsburgh, piena di bar, una discoteca, negozi e una tavola calda.Gli spettatori vedranno i ragazzi diventare uomini.
Gli attori che interpretano Brian, Michael e Justinsono stati legati alle loro cinture di sicurezza, per questo innovativo show, che di sicuro li catapulterà sotto gli occhi di tutta la nazione.
Un inizio di carriera, che potrebbe essere percepito come rischioso, per questi attori , che si sono uniti al cast di QAF, è un’ opportunità di cambiare il modo in cui il mondo vede tutte le persone.
Gale Harold (Brian):
Sul personaggio di Brian: Brian è il personaggio che dà vita allo show. E non si tratta solo del fatto che è l’ uomo tutto sesso dello show. Lui è reale perché si riesce a vedere ogni sfaccettatura della sua vita. Tutti i personaggi hanno uno stile di vita sessuale realistico, ma allo stesso tempo sono tutti, del tutto, completamente evoluti e sviluppati in altri aspetti delle loro vite, proprio come accade nella vita reale.
Sul prendere la parte: Io preferisco di gran lunga essere coinvolto in un progetto che guarda in avanti. Il personaggio, per me era così inattaccabile e completo che non importava che cosa riguardasse.
La sensazione che mi ha dato questo personaggio è stata quella di una figura così cavalleresca, così affascinante e dinamica, che il dubbio eventualmente dovuto alla natura estremamente esplicita dello show non era un problema. Mi hanno detto che l’ attore che fa questa parte sarà stereotipato, e la cosa che ha cancellato per me questo stereotipo, è stato il fatto che si tratta proprio di un personaggio incredibile.
Hal Sparks (Michael):
Sulla relazione fra Michael e sua madre: penso che l’apertura fra Michael e sua madre sia straordinaria, soprattutto per quello che riguarda il suo orientamento sessuale. In ogni modo, lei pensa di sapere più di quanto possa sapere della sua vita, e questa è la parte imbarazzante. Io non penso che le persone abbiano necessariamente bisogno di sapere che lo slot A va dentro lo slot B. Non penso che sia affare di nessuno se non dello Slot B.
Sulle relazione gay e etero: i costumi sessuali fra uomini e donne sono densi di difficoltà e rischi quanto lo sono i rapporti di uomini con altri uomini e donne con altre donne. Io sto cercando i paralleli di ognuno, e se tu metti la politica daparte, ti accorgi che stanno solo cercando qualcun’ altro da amare, che li amerà, e questa cosa è veramente difficile da trovare. Ognuno ha lo stesso dolore con il quale fare i conti; penso che la cosa bella di questo telefilm è che mostra il ponte, e le similitudini fra etero e gay.Sull’ avere una cotta per un amico: nella mia cerchia di amici, c’è stata una ragazza della quale mi ero innamorato, ma con la quale non potevo uscire a causa delle nostre differenti religioni. Mi ha spezzato veramente il cuore perché io le stavo intorno per tutto il tempo.
Uso molte cose di quello che mi è successo in questo caso, per interpretare la relazione di Michael con Brian.
Randy Harrison (Justin):
I suoi primi contatti con il mondo gay: le prime persone che io sapevo essere gay le ho conosciute attraverso rappresentazioni teatrali, film o libri.Sull’aver bisogno di attori dalla mentalità aperta nello show: In cima ai problemi nella preparazione del cast, vista anche la natura esplicitamente grafica di certe scene, c’era il fatto che non volevano “chiunque” ad interpretare le scene di sesso, intendo persone con cui ci si puo’ sentire a disagio. Come risultato, ognuno ha dato il meglio di se nelle scene grafiche.
Per me non è che sia stato un grosso problema; l’ho già fatto un sacco di volte.
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