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Lynne Deragon parla di Queer as folk

Sabato, 10 novembre 2012

Di: Tatyana Yurkina
Tradotta da: Alessandra
Redatta da: Marcy

Domanda: Molti fan non amano il personaggio di Joanie Kinney, sei stata bravissima nel mostrare l’indifferenza che quella donna provava verso i suoi figli, specialmente verso il figlio maschio. Che cosa pensi del tuo personaggio? Che cosa ti ha affascinato di quel ruolo? Hai trovato qualche guistificazione per il modo di agire di Joanie?
Come ti sei peparata per il ruolo? Hai seguito totalmente i suggerimenti del regista o ti sei messa nei panni di una donna che vive senza amore e compassione?

Risposta: Joanie Kinney è stata probabilmente il personaggio più insultato della serie. Come attrice non potevo interpretarla semplicemente come un cattivo, perché lei non pensava di fare nulla nel modo sbagliato - credeva veramente che suo figlio sarebbe andato all’inferno a causa delle sue azioni e voleva salvarlo. Lei era il risultato dell’educazione ricevuta e del suo stesso matrimonio infelice.

Guardandola dall’esterno, era una donna molto triste e fuorviata che è stata privata di un rapporto affettuoso con suo figlio a causa delle sue stesse azioni. Non poteva piegarsi – aveva troppa paura di farlo. Il suo fervore religioso pieno dei suoi ferrei ‘assoluti’ non lasciava spazio alla compassione. Era tormentata da quello che per lei era IL MALE che divorava suo figlio. Non riusciva a vedere oltre - non poteva vedere la sua stessa freddezza – la sua stessa fragilità – neanche la solitudine è riuscita ad addolcirla. Ho conosciuto persone così. Ho cercato di interpretarla rendendola il più umana possibile - intendendo con la parola umana: “piena di imperfezioni”.

Domanda: Raccontaci del casting, per favore. Come hai ottenuto il ruolo, come mai eri interessata ad interpretare quel personaggio e come sei venuta a sapere di questo lavoro?

Risposta: Il mio agente mi ha contattato riguardo al ruolo. Ho fatto il provino per la parte. Tutto qua.

Domanda: Quale scena di QAF è stata più difficile da girare da un punto di vista emotivo?

Risposta: Mi chiedi quale fosse stata una scena difficile per me – tutte lo sono state. Lo dico perché in ognuna di esse Joanie era carica di emozioni ma allo stesso tempo cercava di soffocarle e di mantenere ‘il controllo’. Era un fascio di nervi tesi. Non è stato piacevole essere nei suoi panni perché lei era in pena rinchiusa in una prigione che si era costruita da sola.

Domanda: Riesci a ricordare qualche momento divertente vissuto sul set? Hai qualche ricordo dolce dei momenti in cui hai lavorato a quel ruolo?

Risposta: Non ricordo nello specifico dei momenti divertenti – ma di sicuro ce ne sono stati. Quello che ricordo (dato che tutte le mie scene avevano a che fare con Brian), è quanto fosse meraviglioso Gale. Abbiamo avuto un bellissimo rapporto dietro le quinte. E’ un attore molto serio e convincente e una bella persona. Ho apprezzato tutti quelli con cui ho lavorato nella serie: attori, registi, troupe, parrucchieri, truccatori e costumisti. Era un bel gruppo. Mi sarebbe piaciuto lavorare di più con loro!

Domanda: Un’ultima domanda, che è sempre molto interessante per i fan: hai guardato Queer as folk? Se non lo hai fatto, perché no? e se lo hai fatto, in che modo ti ha colpito? Sei riuscita a guardarlo come semplice spettatrice, dimenticando i “meccanismi interni”?

Risposta: Ho visto queer as folk. Come sapete non ho partecipato a molti episodi, quindi sono riuscita a distaccarmi ed entrare nella storia così come veniva portata avanti. Penso sia stato fatto molto bene ed era molto coinvolgente da un punto di vista emozionale.




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