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Sherrie e Chris

2003 (?)

di: Sherrie
Fonte: GaleHaroldTheNextGeneration
Tradotto da: Sonia
Redatto da: Marcy

Quattro anni fa, il mio bellissimo figlio Chris mi chiese di guardare di nascosto una serie TV chiamata Queer as Folk. Non voleva che suo padre lo sapesse. Mi sono seduta e la prima notte ho guardato dalla prima alla quarta puntata. Ero stupefatta!

Poi mio figlio mi disse che voleva guardarlo con me perché è gay e voleva che imparassi a conoscere i vari aspetti della vita gay, così da poterlo capire meglio.

All’inizio, e a mia unica discolpa dico che sono cresciuta in una rigida famiglia Battista del Sud, pensavo che il personaggio di Brian fosse il diavolo, ma mi sono innamorata delle caratterizzazioni, della serie e del bellissimo ragazzo (il personaggio di Justin) a cui Chris mi ha detto essersi ispirato per fare il suo coming out con me.

E in maniera molto razionale, lessi tutto ciò che potevo sulla vita gay, la storia gay, la cultura gay, e sono stata travolta dalle emozioni per quello che ho scoperto. Chris e io eravamo completamente presi dalla serie, e sia io, sia tutti e tre i miei figli l’abbiamo vista di nascosto, perché tutti noi sappiamo che il loro padre non avrebbe permesso nemmeno che questa discussione avesse luogo.

Come ho visto lavorare Gale, lentamente il mio istinto materno ha iniziato ad amare questo personaggio tragicamente bellissimo, scorretto e perfetto allo stesso tempo, e Brian è diventato uno dei miei preferiti.

Come studente part-time del romanticismo nella letteratura e nell’arte, ho visto la storia di Brian e Justin come un romanzo all’avanguardia di proporzioni ed importanza monumentali, e le discussioni sull’amore, sulla vita, e sull’’essere gay in questo mondo e nel nostro paese, mi ha portato più vicino ai miei figli di quanto lo sia mai stata.

Perciò quando ho scoperto che la quinta stagione sarebbe stata l'ultima, e Chris sapeva benissimo che la mia società ogni anno dona denaro per beneficenza, ho pensato che forse si poteva fare qualcosa in onore di Queer as Folk. Mi ci sono voluti mesi per contattare Gale, Randy, Hal, Thea, Michelle, Ron, Dan, Peter, Scott, Harris, Bobby, e Sharon per chiedere a ciascuno di loro a quale istituto di beneficenza avrebbero voluto fare una donazione. Alla fine, con l'aiuto delle persone della Showtime e della Dufferin Gate, ho ricevuto tutte le informazioni e ho fatto le donazioni.

Circa un mese più tardi, ho ricevuto una telefonata dall’addetto stampa di Michelle, e una chiamata da Dan e Ron, e una lettera dalla Showtime che mi ringraziava per le donazioni e che mi avrebbe inviato un regalo. Quando hanno scoperto che dovevo
andare a Toronto per una conferenza e per portare Chris a suonare il pianoforte per uno spettacolo di danza, ci hanno invitato agli studios. E per 4 magnifici giorni ci hanno trattato come dei reali, ci hanno portato in giro per gli studios, ci hanno dato i copioni e le fotografie autografate e ci hanno lasciato mangiare con il cast e la troupe, facendo conoscere a Chris la vita notturna gay di Toronto, e trattandoci come se fossimo degli amici.

Abbiamo avuto la possibilità di andare ovunque e di fare le foto a tutto ciò che era sul set, e siamo riusciti a passare 30 meravigliosi minuti con Gale, che a dire la verità per poterci incontrare ci ha aspettato mentre noi giravamo gli altri set. Quando la batteria della mia macchina fotografica è morta, ha mandato uno delle troupe a prendere una Polaroid così avremmo potuto fare le foto. Thea e Michelle si sono innamorate di Chris, così come lui di loro.

Grazie alle mie donazioni, ho incontrato una splendida comunità di persone; altruista, bellissima, strana, bizzarra, divertente, non convenzionale, liberatoria, profondamente umana, nel vero senso della parola. Che ha cambiato la mia vita per sempre. Se potessi fare delle donazioni nella mia vita adulta ancora una volta, li vorrei dare a questi grandi organizzazioni che gli attori mi hanno suggerito, oltre a realizzare dei rifugi per i ragazzi gay dislocati in tutto il paese in zone dove non esistono ancora.

Sono così grata a mio figlio, per avere fiducia in me donandomi la sua vera personalita’, per mostrarmi il vero coraggio e la bellezza, e permettendomi di commettere gli errori di un genitore e, nonostante questo, amandomi ancora.

Adesso mi devo fermare perché le lacrime mi rendono difficile vedere il monitor, e devo andare ad insegnare ad alcuni internisti che non capirebbero il motivo per cui il mio viso è rosso e pieno di macchie.

Con tutto l'amore del mondo per questa comunità, per il coraggioso e meraviglioso cast e per la troupe di questa serie, Randall, Cael, tutti voi e tutti i bambini gay che hanno bisogno di una mamma.

Sherrie



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